Stats Tweet

Lunga marcia.

Episodio della guerra civile cinese caratterizzato dalla ritirata delle truppe comuniste di Mao Tse-Tung dal Kiangsi meridionale, per sfuggire all'accerchiamento da parte delle forze nazionaliste di Chiang Kai-shek (1934-35). Le truppe comuniste riuscirono nell'ottobre del 1934 a sfuggire al primo accerchiamento. Conquistata la città di Tsunyi si arrestarono in questa zona per un certo periodo, per riprendere quindi gli spostamenti mantenendosi al riparo da eventuali nuovi accerchiamenti delle truppe nazionaliste; a questo scopo si decise di iniziare una manovra di avvicinamento al confini nord-orientali della Cina attraversando le regioni montagnose dell'Yunnan e dello Szechuan. Raggiunto così Kweichow, nei primi mesi del 1935, dopo aspre battaglie con i locali alleati del Kuomingang, i comunisti ebbero modo di ricongiungersi nel giugno 1935 dopo essere riusciti a superare il fiume Tatu con le forze della IV armata rossa, e quindi con queste procedere sino a giungere il 10 luglio dello stesso anno a Maoerhkay nel distretto di Sungpan, al centro della zona rossa controllata dalla IV armata. Dopo un breve periodo di riorganizzazione, le armate rosse ripresero il cammino alla volta dello Shensi dove si sarebbero dovute congiungere con altre truppe provenienti dalla base di Honan. Attraversate le praterie e quindi il passo di Letsekou che dallo Szechuan immette nella provincia nord-occidentale del Kansu e infine i monti Liu-p'an, in ottobre le armate rosse giunsero nella provincia dello Shensi. Per sfuggire alle armate di Chiang Kai-shek i comunisti percorsero oltre 10.000 km mentre dei quasi 90.000 uomini partiti dal Kiangsi solo poco più di 7.000 riuscirono a terminare il lungo trasferimento.